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Il Lago di Garda e la sua storia

Il Lago di Garda e la sua storia

Origine del nome

Il lago ha due nomi: Garda o Benàco, il secondo è il nome meno utilizzato ma più antico.

Il nome di Benacus gli fu attribuito dai Romani, quando estesero la loro influenza a questa area, nel I secolo a.C.. Potrebbe derivare dal celtico, dove Bennacus aveva il significato di “cornuto” / dai molti promontori. Esisteva anche la città di Benaco, che sorgeva dove oggi c’è Toscolano, città che fu distrutta da un terremoto nel III secolo a.C..

Il nome attuale di Lago di Garda, documentato già nel VIII secolo, deriva dal longobardo (lingua germanica) Warda, che aveva il significato di posto di guardia / luogo di osservazione, fu inizialmente attribuito al paese di Garda, località che si trova sulla riviera veneta, e poi esteso anche al lago.

Il lago in caso di emergenza, rischio di inondazioni, riceve attraverso la galleria Adige – Garda, che ha funzione di scolmatore, le acque del fiume Adige.

Il Lago di Garda è il più grande lago Italiano, è un lago prealpino situato in una depressione. Nella parte a nord abbiamo il tratto vallivo, con forma stretta ed allungata, che è circondato da montagne alte oltre 2.000 metri; nella zona sud abbiamo la parte pedemontana a forma semi circolare, contornata dalle colline moreniche.

Il Lago di Garda ha un sistema di controllo del livello idrico, che agisce sia sugli affluenti, sia sul suo emissario.

Questo controllo è reso possibile da una serie di dighe sugli affluenti: sul Sarca abbiamo una serie di dighe con funzione anche di bacino idroelettrico, sul Ponale (che esce dal Lago di Ledro) abbiamo i sistemi di controllo della centrale di Riva del Garda, e sui fiumi della Valvestino la diga di Ponte Cola. L’emissario, il Mincio, è invece controllato con la chiusa di Salionze. L’oscillazione stagionale del livello è di circa un metro.

Il lago in caso di emergenza, rischio di inondazioni, riceve attraverso la galleria Adige – Garda, che ha funzione di scolmatore, le acque del fiume Adige.

I numeri del Lago di Garda:

Quota 65 metri s.l.m.

Profondità massima: 346 metri ( di fronte a Brenzone )

Profondità media: 134 metri

Lunghezza massima: 51,6 km

Larghezza massima: 17,5 km

Superficie: 370 kmq

Perimetro: circa 160 km

Volume: circa 50 kmc

Superficie bacino idrografico: 2.290 kmq

Affluenti: 25, il principale è il fiume Sarca, che ha una portata media di 30 mc/s

Emissari: il fiume Mincio, che ha una portata media di 57 mc/s

Ciclo per il ricambio idrico: 26,8 anni (molto lento).

Temperatura media delle acque superficiali: 12 °C

Temperatura media a 100 metri: 8 °C

Temperatura minima in superficie a dicembre: 6 °C

Temperatura massima in superficie ad agosto: 27 °C

Isole, sono cinque: I. del Garda, I. di S. Biagio o dei Conigli, I. Trimelone, I. Olivi, I. del Sogno

Curiosità

Il Lago di Garda, pur avendo un clima mite, si è gelato interamente per ben tre volte negli ultimi 2.000 anni, la prima volta dopo la caduta dell’impero Romano, poi nel 1.547-1548, l’ultima nel freddissimo gennaio del 1.709.

Nel Lago di Garda sfocia il fiume più corto del mondo, è l’Aril o Ri, è lungo 175 metri, si trova nel Comune di Malcesine a Cassone. Tutto il corso del fiume è ben visibile transitando sulla Gardesana Orientale. A monte della strada abbiamo il laghetto artificiale dove sgorga la sorgente, a valle della strada il percorso di deflusso verso il lago.

È un piccolo dettaglio forse, ma per molti rappresenterà un grande passo avanti. In particolare, per i disabili dello Stato di New York, che adesso si vedranno raffigurati con un’immagine più dinamica e ottimista. L’assemblea di Albany (la capitale dello Stato) ha infatti approvato un regolamento che sostituisce il vecchio simbolo dell’“accesso per handicappati”. Lo riporta il New York Times.

Quella persona stilizzata, immobile su una carrozzina anch’essa statica, sembrava troppo passiva. Anche la nuova icona mostra una persona stilizzata, in carrozzina bianca su fondo azzurro, ma la sua posizione è con il busto in avanti, le braccia indietro che spingono ruote che si muovono. Un’idea lanciata l’anno scorso alla designer Sara Hendren come progetto di street-art (“C’è un chiaro senso di movimento, di auto-governo nel mondo” dice la Hendren sul suo sito), che conquistò subito le simpatie dell’ex sindaco di New York Mike Bloomberg.

Il nuovo simbolo sarà applicato tuttavia solo sui segnali stradali per l’accessibilità che verrano installati dopo che la legge entrerà in vigore, ovvero 120 giorni dopo la firma del governatore dello stato di New York Andrew Cuomo (il quale non ha ancora fatto sapere la sua opinione in materia).

L’assemblea dello Stato ha anche deliberato per l’abolizione dai segnali della parola “handicappati”, ritenuta offensiva da molte persone disabili.

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